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KlimaSeniorinnen : una sentenza storica...


29.03.2025

Alla specifica attenzione delle COMPONENTI FEMMINILI del direttivo della Mazzini

Care consocie, se oso con apparente maliziosa impertinenza rivolgermi specificamente a voi con tale titolo in oggetto, é solo perché la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo da una definizione variegata della denominazione 'Seniorinnen': "living elderly women' a cui si rivolge la sentenza, cioé non solo le 'currently living elderly women but all elderly women, i.e. also future elderly women, WHO ARE TODAY either young or not born yet''. Naturalmente voi appartenete al gruppo delle 'future' signore anziane per cui non mi attendo procedimento giudizairio alcuno per vilipendio nei miei confronti da parte vostra.

La sentenza nella causa 'Klima/Seniorinnen' del 9 aprile 2024 é di particolare interesse per le nostre nobili signore oltre che per i maschi sensibili alla problematica, in quanto essa consente alla Corte europea di confermare e sviluppare l'interpretazione della Convenzione Europea sui diritti umani nel quadro dell'attuale crisi climatica. La sentenza segue due decisioni delle corti svizzere che avevano respinto l'istanza di un gruppo di quattro signore raggruppate in associazione (le iniziative individuali non erano state ritenute ricevibili) considerando che l'oggetto della causa era un'affare dell'arena politica e non una violazione dei diritti umani.

La Corte di Strasburgo statuisce che la Svizzera ha infranto gli articoli 8 e 6 della Convenzione per non aver adottato sufficienti politiche ambientali idonee a proteggere i suoi cittadini dagli effetti negativi della crisi climatica e per avere indebitamente negato la capacità di stare in giudizio all'associazione e di essersi rifiutata di esaminarne gli argomenti addotti.

E' importante rilevare che il Governo svizzero come otto altri governi nazionali hanno, in seguito alla sentenza, fatto notare che la Corte di Strasburgo aveva interferito nel processo democratico, in quanto la politica climatica é di competenza dei parlamenti e governi nazionali, che trovano legittimazione attraverso elezioni rappresentative.

La Corte in via preliminare afferma senza equivoco che la giustizia non puo' sostituire nemmeno parzialmente l'azione da intraprendere dai poteri legislativi ed esecutivi del governo. La Corte manifesta dunque il piu' grande rispetto per il processo democratico dello Stato in quanto esso é in una posizione migliore che una corte internazionale nel valutare le relative necessità e condizioni di soddisfazione.

Tuttavia la Corte di Strasburgo coglie l'occasione per asserire senza ambiguità che 'la democrazia non si puo' ridurre alla volontà della maggioranza dell'elettorato e dei rappresentanti eletti ignorando l'osservanza della 'rule of law''. La Corte conferma che spetta al legislativo conciliare la varietà degli interessi coinvolti dal cambiamento climatico e del suo lenimento ma che la giurisdizione, nella sua articolazione della Corte europea dei diritti umani e delle Corti nazionali, é chiamata a monitorare la totalità del processo. A tal uopo la Corte non omette di rilevare 'obiter dictum' che lo 'short-tempism' intereferisce nel contesto del 'policy making' dei procedimenti democratici nazionali.

Nella causa KlimaSeniorinnen, un'associazione rappresentativa degli interessi di signore anziane, ha adito la giustizia nazionale invocando le omissioni del governo federale svizzero nell'adottare un quadro legale idoneo a sviluppare politiche protettive. Si é avanzato come argomento che le signore anziane costituiscono un gruppo particolarmente vulnerabile che subisce in modo grave gli effetti del cambiamento climatico, quali ad esempio le ondate o vampate di calore.

La Corte sottolinea che ogni Stato ha l'obbligo di fare la sua parte per assicurare protezione contro gli effetti nefasti del cambiamento climatico, adottando ed applicando concrete regole e misure controllandone l'effettività. La Corte sottolinea che vi é consenso politico nell'impegno di rimanere sotto l'1,5 a lungo termine che si impone alla totalità del corpo sociale.

Per concludere é di rilievo sottolineare che la causa 'Klima Seniorinnen' dimostra l'importanza di un'associazione di persone che individualmente prese non hanno la capacità di stare in giudizio, per difendere gli interessi dei suoi membri.

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Chiedo dunque alle signore mazziniane se non vogliono lanciarsi nella tenzone come le consorelle svizzere essendo io disponibile, come avvocato, a sostenerle davanti alla giurisdizione belga. Si darebbe un sostegno significativo alla messa in opera della sentenza della Corte d’appello di Bruxelles che, nell''Affaire Climat', ha condannato i quattro governi belgi per non esecuzione degli accordi di Parigi ma che il Governo fiammingo ha contestato davanti alla Corte di Cassazione. In tal caso dovremmo creare un'associazione del genere KlimaSeniorinnen, a meno che il Presidente della Mazzini non sia disposto a far scendere nell'arena la da lui presieduta entità, superando il suo dogma circa la sacralità della statualità del diritto che non sopporta interferenze sovranazionali.

Per consentirci una ponderata riflessione sull'impegnativo tema, pongo il mio scritto sul sito mazziniano.

Lanciamo la sfida!


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